Sì perché è riduttivo che Maurizio Geri e il suo Swingtet (con Geri alla chitarra: Nicola Vernuccio al contrabbasso, Luca Giovacchini alla chitarra, Michele Marini al clarinetto e Giacomo Tosti alla fisarmnica) debbano essere relegati in un genere, classificazione che fa comodo solo a case discografiche e pseudo-critici-giornalisti, incompetenti passacarte dalla casa discografica alla carta o al web.
L'unico difetto, se si può considerare tale, è l'originalità nella filosofia d'artista di Maurizio Geri, snobbato da quell'industria discografica in grado solo di propinare doppioni anno dopo anno, pompati da una pubblicità assillante e ipnotica, che cancella qualsiasi curiosità che un utente medio potrebbe avere al di fuori della musica "macdonaldizzata" all'aroma di rock di oggi.
Sono in tutto 10 brani che raccontano una musica spessa e impregnata di ricordi e di citazioni tra musette, jazz e canzone, piena di ironia e nostalgia, ma al tempo stesso leggera e godibile come una giornata di giugno sotto un pergolato, con le rondini che volteggiano in cielo e un bicchiere di vino in mano.
Maggiori info: Maurizio Geri - gerimaus@hotmail.com